GIRETTO D’ITALIA, ANCORA PRIMI

Piacenza si aggiudica il Giretto d’Italia 2019

Biciclette a Piacenza, le usiamo tanto e siamo in tantissimi, ma lo stato delle ciclabili è in peggioramento e la città è ostaggio delle auto.
Sarebbe ottima cosa, prendendo spunto proprio dai dati del giretto d 'Italia, che l' Amministrazione con il nuovo Pums, il piano della mobilità Sostenibile, facesse un progetto per migliorare la situazione:

Cosa fare?
-  Mettere in sicurezza le ciclabili la dove possibile, proteggendole dalle auto
-  Collegare le ciclabili già esistenti tra loro, progettando le parti mancanti, che sono tante purtroppo
-  Rifare la segnaletica
-  Collegare la città a tutte le frazioni con piste sicure
-  Aumentare le stazioni del bike sharring , 4 non hanno senso, a Parma sono 39.
-  Aumentare le rastrelliere in centro e nei quartieri e presso ausl, ospedale e scuole.

Puo bastare per ora...

Questo il report di LEGAMBIENTE Nazionale

Sul podio del campionato della ciclabilità urbana anche Padova e Bolzano. Più di 35mila ciclisti per la nona edizione dell’evento organizzato da Legambiente in 24 città italiane

Piacenza si aggiudica, per la terza volta consecutiva, la maglia rosa del Giretto d’Italia, il campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato da Legambiente con il sostegno di CNH Industrial insieme a Euromobility - Associazione Italiana Mobility Manager e VeloLove, in collaborazione con le amministrazioni comunali aderenti. A seguire, conteggiando i numeri assoluti delle bici circolanti, troviamo Padova e Bolzano che completano così il podio dei comuni dove più persone usano quotidianamente la bici per andare a scuola o al lavoro.
Il conteggio dei ciclisti, per causa maltempo in alcune città, è avvenuto tra il 19 e il 24 settembre scorso (un monitoraggio di due ore, nella fascia oraria 6-10), tramite appositi check-point allestiti in 24 città italiane che hanno aderito all’iniziativa e in particolare nelle immediate vicinanze delle aziende pubbliche e private, delle scuole e università.

In totale, sono passati dai varchi 35.461 lavoratori o studenti che hanno utilizzato la bici per i loro spostamenti casa-lavoro o casa-scuola. Da segnalare Reggio Emilia con il maggior numero di check-point installati per i monitoraggi (20) seguita da Novara (17) e Torino (16). A Ferrara, Novara, Reggio Emilia e Piacenza la maggioranza dei ciclisti coinvolti è tra gli studenti (Università e altre scuole), mentre a Padova gli spostamenti più ingenti sono stati nell’intorno dell’Ospedale.
«Il successo del Giretto ogni anno ci racconta di un’Italia pronta a pedalare, come lo è nello spostarsi a piedi e con il trasporto pubblico quando l’auto diventa davvero l’opzione meno concorrenziale e dove c’è garanzia di sicurezza – sottolinea Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente -. Promuovere una modalità di spostamento più sana e più sostenibile e ripensare le città e le strade vuol dire non solo ridurre traffico e smog, ma anche creare le premesse per un concreto miglioramento della qualità della vita urbana. Rendere sostenibile l’intero settore trasporti è la vera sfida della lotta ai cambiamenti climatici, visto anche l’impatto sempre più drammatico che questo settore ha in Italia. È possibile farlo subito, ma solo superando una visione incentrata sull’automobile privata e sui motori a combustione, per scegliere le innovazioni e integrazioni possibili tra la mobilità ciclabile ed elettrica, pubblica e condivisa. È un impegno che chiediamo sia al Governo nazionale che alle amministrazioni locali che devono saper cogliere e concretizzare la spinta che arriva dai loro cittadini»

Il Giretto – che come di consueto si è svolto nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità – ha un valore simbolico, sia per il poco tempo della rilevazione sia perché la diversità delle città in gara in termini di urbanistica, densità abitativa e dinamiche di traffico rende complesse le valutazioni. L’obiettivo è quello di rendere visibile il traffico ciclistico delle città italiane che normalmente non è misurato nelle indagini statistiche sullo stato della mobilità, fornendo quei dati sugli spostamenti in bicicletta da casa al lavoro, che però spesso mancano e invece sarebbero utili in sede di programmazione e pianificazione della mobilità urbana.

Il calcolo del numero di bici circolanti in proporzione agli abitanti residenti (tenuto sempre conto delle due ore di monitoraggio presso le postazioni allestite) restituisce, invece, una classifica leggermente diversa: se   Piacenza resta sempre salda al primo posto (4,5 bici conteggiate ogni abitante), sale invece Bolzano (3,6), mentre Fano si piazza terza (3); a seguire Novara (2,4), Padova (2,2), Reggio Emilia (2,1) e Pesaro (1,6). I check point più “trafficati” in assoluto dalle bici nelle due ore di monitoraggi sono stati a Piacenza, dove a Barriera Genova sono stati conteggiati 2.142 ciclisti complessivi; a Bolzano, presso l’Eurac sono passati 1.888 ciclisti e al ponte Talvera (bar Luce), 1.840; a Padova, al check point San Francesco Ospedale, sono passate 1.621 bici.
L’analisi dei numeri per valori assoluti ci racconta che a Piacenza sono stati conteggiati agli appositi varchi 4.716 passaggi di bici. Segue Padova con 4.573 ciclisti che pedalano per andare a scuola o al lavoro, poi Bolzano dove in 3.900 hanno scelto la bici per questi spostamenti. A Reggio Emilia l’iniziativa ha interessato 3.586 persone mentre a Novara i ciclisti passati ai check-point sono stati 2.497. Ravenna ha visto 2.397 passaggi, a seguire Ferrara con 2.054; Fano con 1.860, poi Trento (1.652); Pesaro (1.547); Torino (1.435); Brescia (1.124); Pavia (936); Palermo (629); Udine (340); Bologna (333); Jesi (295); Napoli (278); Carpi (272); Lecce (205); Riccione (204); Genova (196); Modena (125); Carmagnola (114).

Anche quest’anno, il Giretto d’Italia ha visto il sostegno e la partecipazione di CNH Industrial, leader globale nel settore dei capital goods che progetta, produce e commercializza macchine per l’agricoltura e movimento terra, camion, veicoli commerciali, autobus e veicoli speciali. In occasione del Giretto sono stati coinvolti 665 dipendenti in 12 città dove sono presenti gli stabilimenti italiani della società (Piacenza, Torino, Bolzano, Modena, Jesi, Brescia, Suzzara, Lecce, San Matteo, Foggia, Pregnana Milanese e San Mauro Torinese).

Legambiente ringrazia, infine, tutti i volontari delle varie associazioni che hanno garantito il corretto funzionamento dei check-point.