Legambiente lancia la campagna regionale di sensibilizzazione sul rischio climatico in collaborazione con il progetto LIFE Derris.
Pubblicato il dossier con eventi e la presentazione degli strumenti informativi di Regione e ARPAE
In Emilia-Romagna eventi estremi e cambiamento climatico in atto: negli ultimi 10 anni alluvioni continue in ogni parte della Regione e anomalie climatiche mai registrate dagli anni 60.
“Difendersi deve essere la priorità per gli investimenti e per la pianificazione territoriale”
Il cambiamento climatico sta modificando rapidamente gli scenari di rischio con cui convivere e la frequenza di eventi estremi. Inoltre, nei prossimi anni la situazione climatica è destinata a cambiare ancora di più. Precipitazioni più concentrate con clima più caldo generano maggiore rischio di eventi estremi, quali supercelle temporalesche con intensi rovesci, grandi colpi di vento e forti grandinate.
Già oggi gli effetti in Emilia-Romagna sono macroscopici e rilevabili dai dati dell’Osservatorio Clima di Arpae: nel 2017 abbiamo assistito ad una crisi idrica dagli effetti drammatici e il record massimo di temperatura registrata in regione, mentre a dicembre dello stesso anno la troppa acqua ha invaso Lentigione (RE) e Colorno (PR). Nel 2019 si è avuto il maggio più piovoso dal ’61 seguito dal giugno più caldo. Le temperature medie sono molto più alte rispetto al passato (+1,1 gradi in media nel 1991-2015 rispetto al 1961-90, +2 gradi in estate).
Il cambio clima si inserisce in un quadro già delicato per la nostra regione. Secondo il rapporto ISPRA 2018 l’Emilia Romagna è – per la propria conformazione morfologica e geologica – la regione a più alta superficie esposta a pericolosità idraulica rilevante: relativamente allo scenario di pericolosità medio (eventi con tempo di ritorno tra i 100 e 200 anni) la superficie interessata è pari al 45% rispetto ad una media nazionale dell’8%.
Nell’ultimo decennio si sono succedute alluvioni con portata straordinaria e conseguenti allagamenti in numerose aree della Regione (si veda scheda successiva). Decessi per troppa acqua si sono registrati da Rimini a Piacenza. Sono oltre 500 milioni di euro i danni stimati solo per 4 delle alluvioni più rilevanti dal 2014.