Si stanno concludendo a Piacenza gli ultimi interventi della campagna di sensibilizzazione, nata in Australia, che in Italia ha ormai raggiunto la 25edizione.
Con PIM non si vuole certo risolvere il gravoso problema dei rifiuti (anche se non ci dispiacerebbe!!), ma serve a ricordare a tutti noi la necessità di attuare quelle piccole azioni di sostenibilità nel proprio quotidiano. Produrre quasi 2 kg di rifiuto a testa al giorno è un dato agghiacciante! La riduzione della produzione dei rifiuti rimane quindi il primo obbiettivo su cui intervenire se vogliamo cambiare rotta e non inquinare i nostri paesaggi con pericolose discariche o intossicare l’aria con gli inceneritori: è proprio il caso di dire che “prevenire è meglio che curare”!
A Piacenza PIM 2017 ha avuto una anteprima sabato 9 settembre a Calendasco che ha visto la pulizia di un’area confiscata alla criminalità in cui è stato protagonista il Liceo Respighi.
Le altre scuole interessate sono state: Liceo Scientifico Respighi, Scuola secondaria Calvino, Scuola primaria XXV Aprile, Scuola primaria Caduti sul Lavoro, Scuola primaria Don Minzoni, Scuola primaria II Giugno, Scuola primaria Carella.
I comuni della provincia che hanno dato l’adesione sono: RIVERGARO, CASTEL SAN GIOVANNI, AGAZZANO E MORFASSO, ma molti altri Comuni del piacentino si attivano durante tutto l’anno per la pulizia di strade argini e zone degradate.
Centinaia sono stati i volontari che hanno operato sul territorio piacentino per Puliamo il Mondo 2017 confermando la fiducia in una iniziativa di valore formativo ed informativo unici.
PERCHE’ E’ IMPORTANTE PIM
La situazione della produzione dei rifiuti nel capoluogo che aveva subito una significativa diminuzione negli anni passati, causa anche la crisi economica, ha rialzato la “testa “ dal 2014. Anche la raccolta differenziata che aveva fatto un notevole salto percentuale negli anni 2008- 2009 dal 2010 è praticamente ferma se non ultimamente in lenta diminuzione attestandosi al 2016 al 56,9% contro il 57,4 del 2015 e 319 kg. annui pro capite che vanno nell’inceneritore (Parma R.d. 75,9% nel 2016 contro 74,2% nel 2015 e 133 Kg. pro capite nell’inceneritore). La provincia ha misurato un non esaltante aumento dello 0,9% (63,4%rispetto il 62,5% del 2015) , ma con alcuni comuni a livello di eccellenza (Podenzano 81,4%, ma anche Castel S. Giovanni 77%, Calendasco78,2%, San Giorgio79,7%, Agazzano 71,3%, Rivergaro 70%). Manca ancora soprattutto nel comune di Piacenza una generalizzata ed efficace estensione del porta a porta che aiuterebbe a far lievitare in modo consistente la raccolta differenziata portandola almeno ai livelli previsti dal Piano Regionale dei Rifiuti 73% al 2020, ma che può raggiungere e superare l’80-90% con una efficace organizzazione del sistema domiciliare spinto assieme ad una diminuzione della produzione del 25% ed una non più procrastinabile attuazione della tariffa puntuale.
Inoltre il porta a porta generalizzato, promesso nella campagna elettorale del sindaco Barbieri di Piacenza, sostituirebbe definitivamente tutti i cassonetti stradali che oltre ad essere un chiaro ostacolo alla circolazione sono nei fatti delle piccole-grandi discariche oggetto di un degrado complessivo, contribuendo così a un maggior decoro della città.
Quindi i nostri obbiettivi in questo PIM 2017, oltre ad una maggior sensibilizzazione dei cittadini, partendo dalle scuole, per una forte attenzione e custodia del territorio in cui viviamo sono quelli di arrivare entro il 2020 attraverso la diminuzione della produzione dei rifiuti, la raccolta differenziata ed il riciclo a ”Rifiuti Zero” con la conseguente chiusura dell’impianto di incenerimento di Borgoforte.