TIPOLOGIE DI MATERIALE PLASTICO
Dal 1950 ad oggi, la plastica ha trovato applicazione in diversi settori industriali, dall’alimentare all’edilizia, sotto ogni forma e aspetto. Da un punto di vista chimico si compone di lunghe catene di macromolecole, i polimeri. Essi consistono nella materia prima che viene lavorata e miscelata con altre sostanze (la più utilizzata è il petrolio con i suoi derivati), ottenendo un determinato prodotto plastico finale.
Ogni lavorazione prevede passaggi diversi, fino alla realizzazione di più categorie di materiale plastico:
- Termoplastici: particolari materiali che scaldati ad alte temperature possono essere lavorati e plasmati in varie forme, segue un processo di raffreddamento in modo da solidificare il prodotto; il procedimento può essere ripetuto più volte.
- Termoindurenti: come i termoplastici, si ottengono dal riscaldamento della materia prima ad alte temperature e modellati in base al prodotto richiesto, segue il processo di raffreddamento ed indurimento; una volta solidificati, i termoindurenti non possono essere riscaldati e modellati nuovamente.
- Elastomeri: materiali lavorati tramite specifiche reazioni chimiche con altri elementi che gli conferiscono le sue caratteristiche capacità elastiche e malleabili.
In seguito a queste particolarità di base, sono state studiate e realizzate altre specifiche composizioni chimiche per rendere le materie plastiche funzionali e resistenti al loro utilizzo. Non è quindi corretto identificare ‘’la plastica’’ come un unico materiale, in quanto si distingue per:
• Qualità del materiale utilizzato
• Settore di applicazione
• Smaltimento e riciclo
Vista la pericolosità ma anche l’utilità della plastica, il Parlamento Europeo, nel dicembre del 1994, ha adottato la Direttiva Europea 94/62/CE grazie alla quale è stata semplificata e distinta l’identificazione delle categorie di materiale plastico (oltre ad altri materiali di origini diverse). Tramite simboli, numeri e sigle universali, ogni consumatore può conoscere la provenienza e la natura del prodotto acquistato ed in particolar modo vengono evidenziate:
- Indicazione del materiale utilizzato
- Indicazione di riciclabilità
- Indicazione di materiale riciclato
- Indicazione dell’impatto ambientale
La Direttiva ha una funzione secondaria che consiste nel guidare il consumatore verso la scelta più ‘’ecologica’’ o con un impatto ambientale inferiore, come può essere la predilezione di prodotti monomateriali (composti da un’unica tipologia di plastica e quindi più facilmente riciclabile) o di prodotti realizzati in plastica riciclata (con una notevole riduzione delle emissioni tossiche e con risparmio di risorse ed energia).
CLASSIFICAZIONE
- I simboli hanno lo scopo di identificare l’utilizzo del materiale contenuto e vengono esposti sulla parte esterna dell’imballaggio, in modo da essere chiaramente visibili, per esempio:
ESAGONO
Indica che il materiale plastico interessato viene utilizzato come contenitore e/o imballaggio per sostanze liquide
SIMBOLO "RICICLABILE"
Indica che il materiale plastico interessato viene utilizzato come contenitore e/o imballaggio per sostanze liquide
SIGLA
Simbolo generico, utilizzato al fine di ‘’evidenziare’’ il codice del materiale di cui l’imballaggio si compone
2. I numeri hanno invece la funzione di identificare il materiale utilizzato per l’imballaggio. Questa classificazione è molto importante al fine di smaltire e differenziare correttamente la plastica. Non tutti i materiali plastici, infatti, sono completamente riciclabili: solo i monomateriali, cioè oggetti realizzati con un solo tipo di plastica, possono essere riciclati con materiali dalla stessa composizione chimica.
Principali caratteristiche chimiche e organolettiche:
- PET : economico, leggero, impermeabile ai gas, trasparente o verde.
- HDPL : buona resistenza, chimica, permeabile ai gas, resiste a temperature di intervalli -50°C ÷ +80°C
- PVC : elevata resistenza chimica, resiste a temperature di intervalli -20° ÷ +80° C
- LDPE : molto flessibile, trasparente, resiste a temperature di intervalli -50° ÷ +75° C
- PP : bassa densità, elevata resistenza chimica, alto punto di fusione, resiste a temperature di intervalli -10° ÷ +120° C
- PS : resistenza meccanica, buon isolante termico,resiste a temperature di intervalli -10° ÷ +70° C
- Altri Polimeri : le caratteristiche di questa categoria dipende da quali materiali sono stati utilizzati