Puliamo il Mondo è la trentesima edizione italiana di Clean up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo sul tema dei rifiuti, che si svolge in Italia dal 1993 grazie all’impegno di Legambiente e la collaborazione di associazioni, scuole, aziende, comitati e amministrazioni locali.
Motto di questa edizione sarà “Trent’anni di Puliamo il Mondo per un clima di pace” per sottolineare l’importanza delle comunità locali che, attraverso un semplice ma “grande” gesto di cura del loro territorio diventano fautrici di una società che cura e si prende cura e che quindi promuove il senso di comunità, l’accoglienza, la pace e il rispetto della diversità, rifiutando la guerra, ogni forma di pregiudizio, violenza, odio e discriminazione.
Puliamo il Mondo è una azione concreta ma anche fortemente simbolica perché si pone l’obbiettivo di avere città più pulite e vivibili, di riappropriarsi del proprio territorio e di sviluppare un cambiamento degli atteggiamenti dell’uomo verso l’ambiente e la propria casa comune, sia il paese, la città, il fiume, il parco o il Pianeta intero.
Puliamo il Mondo non risolve il problema dei rifiuti, ma certamente serve a ricordare a tutti noi la necessità di attuare quelle piccole azioni di sostenibilità nel proprio quotidiano che assommate, possono fare la differenza, come ovviamente non gettare rifiuti per terra, fare una buona raccolta differenziata e soprattutto ridurre i rifiuti prodotti perché, ad esempio, a Piacenza produciamo ancora troppi rifiuti, quasi 2 kg a testa al giorno per circa 725 Kg di rifiuti totali per anno in città e 682 in Provincia (dati Ispra 2020) mentre la media regionale si assesta a 639. La riduzione della produzione dei rifiuti rimane quindi il primo obbiettivo su cui intervenire se vogliamo cambiare rotta e non inquinare i nostri territori con pericolose discariche o con inquinanti inceneritori.
Diventano quindi fondamentali esempi come quelli di Puliamo il Mondo per far crescere nei cittadini la consapevolezza sull’importanza della tutela dell’ambiente e della cura del territorio, partendo proprio dalle scuole. Ma oltre a questo, è necessario che anche le Amministrazioni facciano la loro parte impegnandosi fortemente sull’economia circolare dei rifiuti, aumentando la raccolta differenziata ben oltre l’80% individuato dalla Regione come obbiettivo al 2027, come già fatto da diversi Comuni virtuosi di Piacenza come Podenzano, San Giorgio e Carpaneto, passando al porta a porta spinto ed alla tariffa puntuale e riducendo i rifiuti e riciclando nell’ottica di arrivare a non produrre più rifiuti urbani.
In questa trentesima edizione, come Legambiente torniamo anche a denunciare il problema dei rifiuti abbandonati che non risparmia nessun territorio, dai Parchi alle strade, dalle spiagge ai Fiumi. I dati della nuova indagine di Legambiente Park litter 2022 parlano chiaro: nelle aree urbane monitorate, 56 parchi urbani di 28 città, tra cui anche Piacenza ai Giardini Margherita, dei 31.961 rifiuti raccolti e catalogati a farla da padrone sono i mozziconi di sigarette che rappresentano il 42,2% dei rifiuti raccolti, seguiti da tappi di bottiglia o di barattoli e linguette lattine (9,4%), pezzi non identificabili di carta (8,1%), pezzi non identificabili di plastica (5,8%), bottiglia di vetro e pezzi di bottiglie (5,4%), e sacchetti di patatine e dolciumi e caramelle (3,2%). La maggior parte dei rifiuti rinvenuti, oltre alla categoria dei rifiuti da fumo, sono riconducibili a quella dei prodotti usa e getta e quelle degli imballaggi che rappresentano rispettivamente il 21% e il 26% del totale.