GIRO DEL MONDO IN BICICLETTA PER LA CAUSA DEL POPOLO SAHARAWI

Sono arrivati a Piacenza, in sella alle loro biciclette, Venerdì 22 Marzo nel pomeriggio Sanna Ghotbi e Benjamin Ladraa, due ragazzi/ciclisti svedesi difensori dei diritti umani, in viaggio da maggio 2022 dopo aver già percorso oltre 30.000 km attraverso trenta paesi, al fine di sensibilizzare le persone sulla questione del Sahara Occidentale, l'ultima colonia dell'Africa.
Ad accoglierli e ad accompagnarli in Piazza Cavalli in Comune una rete di Associazioni attive sul territorio piacentino [Arci, Arcigay Lambda, Legambiente, Europe for Peace, Amnesty International, Velo Lento e FIAB amolabici] sensibili da sempre alla difesa dei diritti umani.
Nel loro giro del mondo che li porterà nel 2025 a raggiungere quella martoriata area al confine con l’Algeria, Sanna e Benjamin hanno incontrato politici e dialogato con la società civile al summit G7 a Hiroshima, al Consiglio per i Diritti Umani del governo tedesco e con vari membri governativi svedesi, tedeschi, giapponesi e indonesiani e, infine, con trenta università in giro per l'Asia e l'Europa.
Ma le loro ruote non si fermano e dopo aver fatto tappa a Napoli, Roma, Pisa, Firenze e Bologna tra le principali mete si muoveranno verso Milano, Torino, Svizzera, Francia, Spagna, Portogallo, Algeria e, finalmente, il Sahara Occidentale nella prima parte del 2025.

Sanna e Benjamin vogliono gettare luce sul Sahara Occidentale occupato, l'ultima colonia africana. Il territorio è occupato illegalmente dal Marocco dal 1975 e i nativi saharawi stanno tuttora aspettando un referendum che darebbe loro l'indipendenza dal Marocco. Il quesito refendario è stato loro promesso dall'ONU e dal Marocco nel lontano 1991, ma ad oggi ancora non si è svolto.
Ancora oggi circa 200.000 saharawi vivono nei campi profughi in Algeria. Il Programma Mondiale Alimentare dell'ONU stima che metà dei bambini al di sotto dei cinque anni soffre di anemia e un terzo soffre di malnutrizione. La restante parte della popolazione saharawi vive nei territori occupati dove la detenzione, la tortura e le sparizioni sono all'ordine del giorno.
Il paese è diviso dal più lungo muro militare al mondo: 2720 km. È circondato da circa dieci milioni di mine e divide il popolo saharawi tra quelli che vivono nelle aree controllate dal Polisario e quelli che vivono sotto occupazione marocchina. Il Marocco non lascia entrare i giornalisti nelle aree occupate.
Anche per far conoscere a quante più persone possibile questa tragedia umanitaria dimenticata Sanna e Benjamin avranno a Piacenza un’agenda fitta di impegni.

Venerdì 22 marzo al loro arrivo in Comune alle 16:30 sono stati riccevuti da la Sindaca Katia Tarasconi e la Presidente del Consiglio Comunale Paola Gazzolo.
A seguire alle ore 21 presso l’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano in via Santa Eufemia 12/13 si è tenuto un incontro con la cittadinanza durante il quale interverrà anche rappresentante del Fronte Polisario in Italia Fatima Mahfud.
Il sabato 23 marzo alle ore 11 è stata la volta dell’incontro con il Sindaco di Gossolengo Andrea Balestrieri per poi proseguire, sempre sabato alle ore 18, con un ulteriore incontro con la cittadinanza presso la Cooperativa Infrangibile in via Alessandria 16 a Piacenza.
Le Associazioni Arci, Arcigay Lambda, Legambiente, Europe for Peace, Amnesty International, Velo Lento e FIAB amolabici nel far sentire la loro vicinanza e sostegno ai due ragazzi svedesi e alla loro causa invitano la cittadinanza ad unirsi a loro in un grande simbolico abbraccio di partecipazione.