SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA SU GLI INCENERITORI

La Corte di Giustizia Europea ha emesso la sentenza ECLI:EU:C:2019:384 accettando il ricorso avanzato dalla Associazione Verdi Ambiente e Società e dal Movimento Legge Rifiuti Zero, contro il decreto del 10/08/2016 attuativo dell'art. 35 del decreto "sblocca italia" di Renzi (DL 133/2014)(quello pro-inceneritori).
In sostanza la corte ha dichiarato illegittimo il decreto in quanto pur potendo dichiarare "strategici" e di preminente interesse nazionale gli inceneritori, avrebbe dovuto accompagnare l'atto da una "valutazione ambientale strategica" (VAS).

"Per questi motivi, la Corte (Sesta Sezione) dichiara:
1) Il principio della «gerarchia dei rifiuti», quale espresso all’articolo 4 della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive, e letto alla luce dell’articolo 13 di tale direttiva, deve essere interpretato nel senso che non osta ad una normativa nazionale, come quella di cui trattasi nel procedimento principale, che qualifica gli impianti di incenerimento dei rifiuti come «infrastrutture e insediamenti strategici di preminente interesse nazionale», purché tale normativa sia compatibile con le altre disposizioni di detta direttiva che prevedono obblighi più specifici.
2) L’articolo 2, lettera a), l’articolo 3, paragrafo 1, e l’articolo 3, paragrafo 2, lettera a), della direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 giugno 2001, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente, devono essere interpretati nel senso che una normativa nazionale, come quella di cui trattasi nel procedimento principale, costituita da una normativa di base e da una normativa di esecuzione, che determina in aumento la capacità degli impianti di incenerimento dei rifiuti esistenti e che prevede la realizzazione di nuovi impianti di tale natura, rientra nella nozione di «piani e programmi », ai sensi di tale direttiva, qualora possa avere effetti significativi sull’ambiente e deve, di conseguenza, essere soggetta ad una valutazione ambientale preventiva."